Tubercolosi attiva e latente: un modello per differenziarle

La tubercolosi (TB), causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis (Mtb), è un’infezione ancora troppo presente a livello globale e solo nel 2018 ha contatto 10 milioni di malati. È da sottolineare però che un quarto della popolazione mondiale presenta un’infezione da tubercolosi latente (LTBI) e la maggior parte rimane asintomatica. Diventa quindi importantissimo riuscire a eseguire una diagnosi differenziale efficiente tra ATB (Tubercolosi attiva) e LTBI nell’ottica di migliorare la gestione e il controllo della terapia di TB.


Lo studio in questione ha visto quindi il coinvolgimento di 2059 pazienti (53% affetti da ATB e 47% con LTBI) a cui, dalle coorti di addestramento e validazione, sono stati poi aggiunti 883 partecipanti (42% ATB e 58% LTBI) sulla base dei risultati positivi ottenuti col test di screening T-SPOT.TB. Poi, gli esperti hanno eseguito l’esame di routine del sangue (BRE) e hanno applicato un modello diagnostico secondo la regressione logistica multivariata.


I risultati ottenuti hanno evidenziato delle significative differenze in tutti gli indicatori dei test BRE e T-SPOT tra i gruppi ATB e LTBI: il modello diagnostico basato sulla combinazione di BRE e T-SPOT ha mostrato di saper differenziare l’ATB dalla LTBI con una sensibilità del 78,03% e una specificità del 90,23% nella coorte di addestramento e risultati simili sono stati riportati per la coorte di validazione. Inoltre, questo modello è risultato essere utile anche nel differenziare la tubercolosi attiva da quella latente con lesioni polmonari.


Alla luce dei dati raccolti, lo studio ha mostrato la validità di questo modello diagnostico, che quindi potrebbe risultare molto pratico e capace di fornire una differenziazione affidabile tra ATB e LTBI.


Fonte: Frontiers in Cellular and Infection Microbiology

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